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Edoardo Presutti, alumnus del corso IAAD. in Interior design, ci racconta il suo progetto di tesi

THESIS PROJECTS

Pocket House: la tesi in Interior design con RingosAround

L’obiettivo principale del progetto di Edoardo Presutti è stato ridefinire il concetto tradizionale di abitazione, passando, quindi, dalla staticità alla mobilità, racchiudendo in un’unica piccola soluzione tutte le aree essenziali per vivere, ma installabile su furgone.

Grazie all’utilizzo di materiali sostenibili, tecnologie avanzate per efficienza energetica e isolamento termico, il lavoro si presenta molto innovativo e all’avanguardia.

L’obiettivo principale del progetto di Edoardo Presutti è stato ridefinire il concetto tradizionale di abitazione, passando, quindi, dalla staticità alla mobilità, racchiudendo in un’unica piccola soluzione tutte le aree essenziali per vivere, ma installabile su furgone.

Grazie all’utilizzo di materiali sostenibili, tecnologie avanzate per efficienza energetica e isolamento termico, il lavoro si presenta molto innovativo e all’avanguardia.

Leggi la trascrizione dell’intervista a Edoardo Presutti

con il suo progetto di tesi in Interior design

Sono Edoardo Presutti e ho frequentato il corso di Interior design in IAAD.

Raccontaci il tuo progetto

Il mio progetto di tesi si intitola Pocket House.

L’idea di progetto nasce dal voler rivoluzionare il concetto base di abitazione, passando da quella che è la staticità di un immobile a quella che potrebbe essere la sua mobilità: la sfida è stata quella di lavorare su spazi minimi, ottimizzandone l’utilizzo degli spazi interni.
L’idea di base consiste nella creazione di un modulo abitativo che può essere adattato ed installato su un furgone autocarro e poi successivamente scaricato, trasformando quindi un mezzo di trasporto in un’abitazione: sono stati utilizzati materiali sostenibili e l’uso di tecnologie avanzate quali l’utilizzo di energie rinnovabili e l’ottimizzazione dell’isolamento termico.

Questo progetto offre un’alternativa innovativa alle tradizionali soluzioni residenziali, aprendo nuove possibilità per chi desidera un’abitazione compatta, sostenibile e versatile.

Com’è stata la collaborazione con l’azienda?

Ho collaborato con i ragazzi di RingosAround: due ragazzi molto giovani di Torino e li ho trovati navigando su Instagram.
Loro si occupano proprio di camperizzazione di van e di creazione di cellule abitative da adattare poi a furgoni autocarri.

È stato fondamentale il rapporto con il mio relatore interno: io ho collaborato con Alberto Nada.
Ci siamo confrontati numerose volte e le revisioni sono state formative: grazie ai suoi consigli e alle sue capacità nell’ambito della sostenibilità siamo riusciti ad arrivare ad un prodotto di cui vado fiero.

Perché hai scelto IAAD.?

Ho scelto IAAD. perché volevo interfacciarmi con dei professionisti e riguardando all’Edoardo di 3 anni fa devo dire che mi vedo cambiato e formato, soprattutto grazie ai docenti ma anche grazie ai compagni che ho avuto durante questo viaggio.

Qual è la cosa più bella che hai fatto in IAAD.?

La cosa più bella che ho fatto in IAAD. è stato di sicuro ritrovarmi in terrazza con sia i compagni di corso che anche con compagni non del mio corso per avere discussioni su quelli che possono essere consigli su progetti e quant’altro.

Se dovessi tornare indietro rifaresti questo percorso?

Sì, lo consiglio anche a chiunque si voglia interfacciare in questo percorso.
Di sicuro durante i 3 anni avrai la possibilità di confrontarti con docenti super professionisti in ciò che fanno: ti passeranno passeranno molte emozioni e quello che ti porterai a casa sarà un bel bagaglio culturale.

Mando un saluto ai miei ex compagni di corso e a tutti i ragazzi che si sono iscritti e che si vorranno iscrivere in IAAD.
E auguro i migliori 3 anni di sempre.

Ciao!


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